Threshing Machine-Trebbiatrice,PATENT-BREVETTO, STEP1

La macchina in questione, detta “Trebbiatrice”, inventata da Jesse Bowles, è stata brevettata l’ 11 Giugno 1842.
Come prima cosa, nel brevetto originale, troviamo il nome, la funzione, e alcune indicazioni ai disegni della macchina allegati, costituita in parte, da elementi già esistenti. (2p1 à p124)
Per gli elementi, che invece, sono stati costruiti appositamente per la “Trebbiatrice”, segue una minuziosa descrizione della struttura principale in legno, di tutte le sua componenti, e di come esse si incastrano tra di loro, o come sono collegate. (25p1 à 56p1)
L’attenzione si sposta quindi sulla componente, in questo caso un cilindro metallico, che effettivamente separa il grano dal fusto della pianta. Viene descritta la struttura interna, le parti ad esso collegate, e la modalità di rotazione. (57p1 à 8p2)
Il brevetto quindi presenta come, con la trazione animale, viene messo in rotazione il cilindro interno. (9p2 à 45p2)
Preparazione all’utilizzo e sintesi sul percorso del grano all’interno della “Trebbiatrice”. (46p2 à 69p2)
Approfondimento sulla modalità di costruzione dei denti che separano il grano dalla paglia. (70p2 à 90p2)
Accorgimento nel caso in cui un oggetto rigido dovesse entrare accidentalmente nel cilindro, che permette di evitare qualsiasi danno o rottura alle parti interne. (91p2 à 107p2)
Alcune particolarità della trebbiatrice. (108p2 à 125p2)
Rivendicazioni su ciò che Jesse Bowles ritiene di aver inventato. (126p2 à 11p3)

Il brevetto contiene un linguaggio molto specifico e tecnico, ogni singolo pezzo o parte è descritto con molta attenzione, dalla forma ai materiali, fino alla funzione e al modo in cui tale parte è collegata con le altre. Sono quindi continui i riferimenti ai disegni proposti, i quali ci mostrano la macchina da varie posizioni (fronte, retro, alto, sezione, componenti interne). Nel brevetto si indica anche l’animale che dovrebbe “guidare” il macchinario, i vantaggi di quest’ultimo, ed anche un accorgimento che ne impedisce la rottura in caso di corpo estraneo all’interno. Corrisponde in un certo senso ad un libretto di istruzioni di oggi: nella prima parte i disegni, successivamente troviamo tutte la spiegazione. Come ultima cosa l’inventore presenta ciò che egli stesso ha concepito e costruito, cioè la vera invenzione in sé.

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